......... il conflitto è irragionevole..........
............... vi era, nel cuore dell'Africa, un paese con un paesaggio meraviglioso, ben coltivato, la terra rossa spiccava tra le foglie lussureggianti dei banani, e si confondeva con i chicchi rossi del caffé. Le popolazioni, tutte molto belle, avevano caratteri molto spiccati ma diversi, appartenevano orgogliosi ai diversi gruppi socio culturali: Hutu, Tutsi, Ganwa, Twa, Hima, Mbo, Banyarwanda. Si sposavano, cucinavano lo stesso cibo, vivevano nelle stesse case, si sorridevano e si amavano; le spose Tutzi abbracciavano i loro uomini Hutu e viceversa, i loro bambini giocavano felici, ma poi venne il sangue, ..........perchè gridano i tanti giovani morti......... ...
.....un giorno un uomo nero e una donna bianca si incontrarono e intrecciarono le loro mani, bianche e nere, e cominciarono a sperare e a credere che è possibile dimenticare e perdonare e che nessun uomo e nessuna donna è condannato a soffrire per il male fatto dai padri, ...ma poi arrivò la difficoltà, il cammino era troppo lungo, mancava l'acqua, mancava il cibo, arrivò il dubbio, la diffidenza reciproca, i loro volti divennero duri, i loro occhi tristi e sospettosi divennero piccoli, torbidi come gli stagni, per la speranza perduta, divennero nemici.....
............... vi era, nel cuore dell'Africa, un paese con un paesaggio meraviglioso, ben coltivato, la terra rossa spiccava tra le foglie lussureggianti dei banani, e si confondeva con i chicchi rossi del caffé. Le popolazioni, tutte molto belle, avevano caratteri molto spiccati ma diversi, appartenevano orgogliosi ai diversi gruppi socio culturali: Hutu, Tutsi, Ganwa, Twa, Hima, Mbo, Banyarwanda. Si sposavano, cucinavano lo stesso cibo, vivevano nelle stesse case, si sorridevano e si amavano; le spose Tutzi abbracciavano i loro uomini Hutu e viceversa, i loro bambini giocavano felici, ma poi venne il sangue, ..........perchè gridano i tanti giovani morti......... ...
.....un giorno un uomo nero e una donna bianca si incontrarono e intrecciarono le loro mani, bianche e nere, e cominciarono a sperare e a credere che è possibile dimenticare e perdonare e che nessun uomo e nessuna donna è condannato a soffrire per il male fatto dai padri, ...ma poi arrivò la difficoltà, il cammino era troppo lungo, mancava l'acqua, mancava il cibo, arrivò il dubbio, la diffidenza reciproca, i loro volti divennero duri, i loro occhi tristi e sospettosi divennero piccoli, torbidi come gli stagni, per la speranza perduta, divennero nemici.....
Arrivederci a presto con tante bellissime novità!
Segretariato ART